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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

“Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze”

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Ieri mi è arrivata una mail da una carissima amica. La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle “belle ragazze albanesi”. In visita a Tirana, durante l’incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all’Albania. Poi ha aggiunto: “Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze”. NATA FEMMINA “Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: “le belle ragazze albanesi”. Mentre il premier del mio paese d’origine, Sali Berisha, confermava l’impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che “per chi porta belle ragazze possiamo fare un’eccezione. Io quelle “belle ragazze” le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai

Ho dimenticato qualcosa a casa.

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Mi chiedo come sia possibile che per strada a Milano, Napoli, Cagliari, Trieste, Grosseto, Mantova e Novara... a Torino, Bologna, Savona, Ravenna, Arezzo, Siena, Fermo, Salerno, Berletta, Carbonia e Olbia... circoli più della metà della popolazione che ha dimenticato il cervello a casa.

IN PRINCIPIO

[4] Allora Pisapia disse alla donna: «Voi non morrete affatto; [5] ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male». [6] E la donna vide che l'albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l'albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò. [7] Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; così cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi.

Passo dopo passo

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Calina Hiriza

Storia di una giornata in pronto soccorso

Ieri: ore 19:00 ca Esco per una passeggiata e mentre faccio il cretino con mia moglie metto male il piede scendendo da un marciapiede mi slogo un piede. Fin qui nulla di anormale. Oggi: ore 7:30 ca Visto il dolore al risveglio decido di non recarmi a lavoro per fare un salto al Pini. Fra una cosa e l'altra arrivo in ps alle 11:45. La sala è piena di codici multicolor. A me tocca il verde ma mi viene riferito che all'interno dello stesso codice i bimbi e gli anziani hanno comunque la precedenza. Mi sembra giusto! Se non fosse che i bimbi a scuola durante la ricreazione si fanno male. Molti bambini si fanno male. Per farla breve; prima visita alle 19:00, RX alle 19:30 e visita finale con bendaggio e referto alle 21:00. Complimenti al Pini che ha assistito all'incirca 200 pazienti con solo due dottori e in alcuni casi uno solo. Questa è la sanità pubblica italiana. Non dovrei stupirmi visto che non esiste neanche un ministero.

MOLTO INTERESSANTI

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BELLA!!!

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Senza veli

Ogni parola che quel tipo ha scritto su di me è una menzogna. Compresi gli accenti e le virgole. (anonimo)

Peppino

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“Arrivai alla politica nel lontano novembre del ‘65, su basi puramente emozionali: a partire cioè da una mia esigenza di reagire ad una condizione familiare ormai divenuta insostenibile. Mio padre, capo del piccolo clan e membro di un clan più vasto, con connotati ideologici tipici di una civiltà tardo-contadina e preindustriale, aveva concentrato tutti i suoi sforzi, sin dalla mia nascita, nel tentativo di impormi le sue scelte e il suo codice comportamentale. è riuscito soltanto a tagliarmi ogni canale di comunicazione affettiva e compromettere definitivamente ogni possibilità di espansione lineare della mia soggettività. Approdai al PSIUP con la rabbia e la disperazione di chi, al tempo stesso, vuole rompere tutto e cerca protezione. Creammo un forte nucleo giovanile, fondammo un giornale e un movimento d’opinione, finimmo in tribunale e su tutti i giornali. Lasciai il PSIUP due anni dopo, quando d’autorità fu sciolta la Federazione Giovanile. Erano i tempi della rivoluzione cultura

SOMETIMES

Your graphic is a mirror to your soul. Sometimes you might not like what you see, sometimes you will.

THE FAMILY (Tree)

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Raro passare delle serate così piacevoli. Ieri al conservatorio Giovanni ha dato il meglio della sua tecnica lasciando a bocca aperta coloro che lo conoscevano già e riuscendo a far storcere il naso ai puristi, cioè a quelli che si prendono troppo sul serio.

DI CENTO COSE FATTE... te n'è riuscita mezza

Con mia grande sorpresa la scorsa settimana è arrivato a casa il meraviglioso, in quanto costosissimo, memorandum del nostro caro sindaco che ha fatto inviare ai milanesi il libretto delle 100 cose fatte. A tutti i milanesi.   Questo vuol dire che a casa solo io ne ho ricevuto due: uno per me, l'altro per mia moglie, per fortuna non abbiamo suoceri o figli maggiorenni. Sono sicuro fosse per sicurezza... forse non voleva che perdessimo questo suo fantastico libro. Se non fosse anche questo a nostre spese, qualcuno dovrebbe stampare e inviare un riassunto (quattro cartelle bastano, direi un ottavino con la copertina) dove elencare le cento cose che, anche se promesse, non ha mai fatto né lei né la sua giunta, compresi gli impegni dichiarati prima e dopo la vittoria su Smirne per l'Expo. Ma per quelli ci sono ancora un sacco di anni... o no?