Mi ero ripromesso di non guardare Marriage Story, poi ho voluto mettermi alla prova. Pensavo di aver superato determinate emozioni e lasciato nel passato i sentimenti contrastanti che ho ammesso a me stesso solo dopo un percorso terapeutico lacerante. Immedesimarsi totalmente in un personaggio a volte fa parte del fascino del cinema. In questo caso conoscevo bene la storia, le situazioni e le emozioni e, purtroppo, posso ammettere con un filo di orgoglio che la mia esperienza ha superato in crudezza la messa in scena del film. Mi sono ritrovato a singhiozzare, sconvolto dal riemergere di emozioni personali così ben interpretate da Adam Driver. Un filo mi lega ancora a quel passato, una cima che allora non mi ha permesso di perdermi alla deriva e che oggi non mi concede di salpare definitivamente. Questo film serve per non dimenticare e forse per riuscire definitivamente a elaborare la propria evoluzione ma soprattutto penso che serva a far comprendere a chi non è mai passat...
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Saper delegare
Più o meno all'età di mio figlio i miei genitori mi dissero che avrei dovuto riordinare il letto ogni mattina. Ovviamente io svolgevo questa funzione a modo mio, non volevo farlo come lo faceva mia madre. Pensavo che ripiegando il lenzuolo e il copriletto e lasciando scoperto mezzo cuscino la polvere si sarebbe depositata sul letto e poi l'avrei sentita sulla guancia. Ovviamente essendo piccolo e non molto forte trascuravo anche qualche piega quà e là ma questo è un altro discorso. Dopo alcuni giorni mi accorsi che tornando a casa il letto era differente da come lo avevo lasciato. Non chiesi spiegazione a mia madre, sapevo già che lei lo aveva smantellato e rifatto come se fosse un letto da esposizione al negozio. Dissi a mio padre che non lo avrei fatto più.

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