TUTTO VA COME DEVE ANDARE
... Non ricordo perché ho scelto di diventare medico, non c’erano precedenti in famiglia ma non ho avuto dubbi: dopo la maturità mi sono iscritto a medicina, all’università di Pavia.
Lo studio mi richiedeva talmente tanto impegno che fui costretto ad abbandonare il calcio a livello professionale.
In quegli anni ho abitato in un mini-appartamento, che condividevo con un altro studente, Orazio Valsecchi, oggi eccellente cardiologo e uno dei miei più cari amici. Dopo l’università, e durante la specializzazione in cardiologia, ho iniziato a lavorare agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove ho conosciuto Margherita, che sarebbe diventata mia moglie. Era la segretaria del primario di cardiologia di allora, Giorgio Invernizzi.
... Dal 1978 al 1993 ho lavorato al reparto di Cardiologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo, diretto dal professor Invernizzi; a dirigere la cardiochirurgia era invece il professor Parenzan...
Il destino a volte è beffardo.
Correva l'anno 74, novembre per l'esattezza, mio padre si rese conto che il suo secondogenito aveva dei problemi con il suo piccolo cuore, ancora non del tutto formato.
Il consiglio fu quello di trasferirlo urgentemente a Bergamo dove il Professore Invernizzi lo pose nelle mani di un ottimo cardiochirurgo: Parenzan.
Nel libro, Carminati, racconta di essere entrato nella sua equipe subito dopo i miei due interventi (il secondo nel 75)... mi piace pensare che un sottile filo rosso abbia legato il suo lavoro di allora su piccoli corpicini come il mio al mio lavoro di ora sul suo piccolo libro.
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