Ostacoli

E' trascorso più di un anno dall'ultima volta che ho scritto qualcosa in questo blog... un anno di cambiamenti, di trasformazioni, di eventi meravigliosi e di altre situazioni che hanno messo a dura prova la mia stabilità fisica e psicologica.

A marzo di un anno fa ho comprato casa a Milano e ad aprile è nato Riccardo, mio figlio.
Da allora il rapporto con mia moglie ha cominciato a subire dei grossi contraccolpi.
Tutte le tensioni accunulate in questi mesi mi hanno cambiato forse peggiorando il mio carattere.
Non sono riuscito a stare vicino alla mia compagna che, anche lei, affrontava un periodo difficile.

Concentrandomi però sulle cause:
1. La crisi mi ha fatto perdere dei clienti miei che mi garantivano una situazione economica invidiabile.
2. Il lavoro in agenzia ha cominciato a starmi stretto, non mi gratificava come avrei voluto, dal punta di vista economico ma soprattutto da quello professionale.
3. La presenza di un bimbo piccolo che a ha creato forti incomprensioni e tensioni tra noi.
4. Il trasloco e i lavori della nuova casa affrontati in pratica da solo che hanno pesato anche sul mio fisico non proprio di costituzione robusta.
5. Il fatto poi che mia moglie non fosse in grado di affrontare un dialogo su ciò che stava accadendo mi esasperava.

Tutto questo si è riversato sul nostro rapporto.

Le conseguenze:
A marzo di quest'anno la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un evento ischemico improvviso, causato ovviamente da tutta la tensione accumulata.
Ero in auto da casa all'agenzia dove lavoro. Non ricordo nulla di quello che è successo. Ricordo vagamente l'ambulanza, ancora meno il pronto soccorso.
Comincio ad avere ricordi solo del terzo giorno in ospedale. il resto più che degenza... è stata un'agonia.
Diagnosi sbagliata. Riempito di farmaci vari

TIA ('transient ischemic attack')

Molti lo conoscono con la più semplice e banale definizione di ictus

L'epilogo:
Dopo un mese passato in ospedale non mi ritrovo neanche una moglie. Non mi sostiene, non capisce le mie esigenze.
Dopo un altro mese durante il quale cerco di trovare una stabilità mi ritrovo a dovermi difendermi da una serie di accuse messe su dalla persona che avrebbe dovuto starmi accanto.
Mia moglie decide di punto in bianco di separarsi da me. senza dialogo, senza possibilità di riprendere il rapporto di affrontare una terapia che ci porti ad analizzare le nostre colpe.
Passa direttamente alle vie legali. Chiama i carabinieri dopo una semplice lite, avvenimento che mina la mia salute già compromessa dalla degenza in ospedale, costringendomi a un controllo cardiaco.
All'uscita dal pronto soccorso torno a casa e trovo la lettera dell'avvocato di mia moglie che ufficializza le sue minacce.

Io continuo a pensare che in un rapporto di coppia i problemi dovrebbero essere affrontati insieme e se qualcuno decide di fuggire senza possibilità di dialogo... non merita più nulla.
Ho cercato più volte di lanciare una scialuppa che salvasse il nostro matrimonio ma lei non è interessata. Non vuole neanche ammettere di avere delle responsabilità in tutto quello che è accaduto. Non mi merita più. Non meriterebbe neanche un bimbo meraviglioso qual'è nostro figlio.

Sono stanco di combattere. Faccia ciò che vuole. mi rovini pure. Rovini economicamente il padre di suo figlio.
L'unico mio problema attualmente è riuscire a stare bene per provare a garantire un futuro a mio figlio migliore di quello che temo possa essergli riservato dalle azioni di colei che ancora per non so quanto tempo sarà mia moglie.

Sono stanco anche fisicamente. vado a letto.

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